La grande menzogna dietro il riscaldamento globale

global_warming
Foto scattata non si sa dove, utilizzata da alcuni “scienziati” come simbolo del Riscaldamento Globale

 

"Come accade in ogni culto, quando il mito comincia a vacillare, invece di ammettere l'errore, 
i cultori diventano ancora piu'fanatici"

RICHARD LINDZEN, Professor Emerito del MIT

Sembra che finalmente questo inverno piovoso e nevoso stia volgendo al termine, l’ultima volta che avevo vissuto un freddo simile compivo 6 anni e i miei piccoli amici non furono in grado di raggiungere la mia festa di compleanno perché la neve bloccava le strade. Era il 1987…

Poi invece scopro che secondo la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’inverno 2014/2015 è stato il più caldo degli ultimi 136 anni sul Pianeta Terra, superando di poco il precedente record del 2007, e tenendo in considerazione sia la temperatura della superficie terrestre che quella degli oceani.

C’è allora veramente da preoccuparsi per la questione del Riscaldamento Globale? Beh, andiamoci piano. A quanto pare la questione climatica è molto più complessa di quello che i media e i politici vogliano farci credere. Stiamo assistendo infatti sempre più spesso al verificarsi di manifestazioni climatiche anomale, come ad esempio quella rilevata dal programma CryoSat dell’Agenzia Spaziale Europea, che ha registrato un aumento del 50% del volume della calotta glaciale artica tra Ottobre del 2012 e Ottobre del 2013. Ma come? I ghiacci non si stavano sciogliendo???

Slurpee-Wave_0
Il fenomeno delle “slurpee waves” ovvero delle “onde ghiacciate”, catturato dal fotografo Jonathan Nimerfroh a Febbraio 2015

Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Da sempre la comunità scientifica ha riconosciuto nel Sole l’elemento che fornisce la quasi totalità dell’energia che muove le dinamiche climatiche terrestri (venti, piogge, correnti oceaniche, movimenti delle nuvole e delle masse d’aria). Recenti studi però rivelano come questa influenza sia in realtà dovuta al ciclo solare, misurato in base al numero di macchie solari (sunspot) che compaiono in maniera ciclica sulla superficie della nostra Stella, raggiungendo un valore massimo ogni 11-12 anni. Quando la superficie solare mostra un ampio numero di macchie, il Sole sta attraversando una fase di maggior attività ed emette maggior energia nello spazio circostante.

(L’influenza dell’attività solare sul nostro pianeta è talmente importante da spingere gli scienziati a teorizzare che il Sole possa avere un’ascendente anche sullo sviluppo della coscienza umana, agendo direttamente sul sistema nervoso centrale, sull’attività del cervello e sulle nostre risposte psico-fisiologiche, ma questa è un’altra storia…).

Ora, si da il caso che il Sole sia appena entrato nel 25º ciclo, che secondo le stime sarà il meno intenso degli ultimi 400 anni: se le previsioni fossero rispettate, assisteremmo alla fine del  cosiddetto Periodo Caldo Moderno (Modern Warm Period) e all’insorgere di una nuova Mini Era Glaciale, equiparabile a quella che si produsse l’ultima volta che si registrò un minimo nell’attività solare (Maunder Minimo).

Sunspots-400Years
Andamento delle macchie solari che mostra i picchi e i minimi di attività
winter-severity
Rigidità degli inverni negli ultimi 1000 anni. I più freddi si registrarono durante l’ultimo minimo di attività solare (Maunder Minimum)
Climate-Timeline-10000yrs
L’isteria generalizzata circa il Riscaldamento Globale degli ultimi 15 anni, demarcherebbe in realtà il periodo di transizione verso la prossima Mini Era Glaciale

Ma quindi come si è potuta diffondere la teoria del Global Warming, a dispetto di tutte le evidenze empiriche che anticiperebbero esattamente il contrario? Semplice: un’azione politica, avallata da una cricca di scienziati accondiscendenti, che ha portato ad una delle più grandi menzogne mai perpetrate dall’uomo….dopo la religione evidentemente.

Nel 1992 si riunisce per la prima volta la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, informalmente conosciuta come Summit della Terra, con l’obiettivo ufficiale di ridurre le emissioni dei gas serra da parte dei paesi industrializzati per “prevenire interferenze antropogeniche dannose per il sistema climatico”. E qui, qualche politico dall’occhio lungo fiuta l’affare: si sfrutta un’ipotesi, quella che l’uomo e i suoi consumi siano responsabili del surriscaldamento del pianeta (adesso sappiamo che l’uomo è responsabile solo del 5% delle emissioni di CO2 sulla Terra), per…fate molta attenzione…ISTITUIRE NUOVE TASSE.

Come parte degli accordi assunti durante il Summit, quasi tutti i Paesi firmatari (ma va?) si “impegnano” a tassare le emissioni derivanti dalla produzione di energia da combustibili fossili, istituendo la famigerata Carbon Tax. E’ solo la prima di una serie di misure fondate sulla prevenzione del rischio di surriscaldamento globale che i politici e la loro banda di scienziati assoldati allo scopo, hanno continuato a sventolare fin da allora per rastrellare fondi. L’ex Vice-Presidente degli Stati Uniti Al Gore è stato  addirittura insignito di un premio Nobel per la Pace, in nome dell’impegno profuso durante la sua carriera contro il Global Warming (LoL).

Che sia chiara una cosa: i danni provocati sull’ecosistema terrestre dall’industrializzazione (deforestazioni, inquinamento di fiumi e mari, inquinamento atmosferico, ecc.) sono fatalmente reali e vanno affrontati, ma evidentemente la premessa che l’azione dell’uomo e suoi consumi possano avere contribuito anche all’innalzamento della temperatura del pianeta nell’ultimo secolo è fallace e palesemente strumentalizzata.

The_Frozen_Thames_1677
Il Tamigi ghiacciato, dipinto, 1677

A questo punto, bisogna solo sperare che per i prossimi trecento anni di freddo non ci tassino il riscaldamento, altrimenti siamo fottuti. Potremmo infatti assistere al congelamento di fiumi all’interno delle città, o dei mari che circondano le grandi isole come l’Islanda, impedendo l’accesso navale ai porti…insomma, dovremo prepararci ad affrontare delle condizioni che impatterebbero radicalmente il nostro modo di vivere anche se, beninteso, non comporterebbero rischi per l’estinzione della nostra specie.

Quello che non possiamo permetterci, è rimanere passivi di fronte ai cambiamenti che dovremo affrontare: una delle conseguenze più cruciali per il sostentamento futuro della nostra specie, riguarda l’impatto del clima sull’agricoltura. Secondo uno studio del Dicembre scorso infatti, si è scoperto che i precedenti periodi durante i quali l’attività solare è diminuita, il Dalton Minimum (1793-1830) e il Maunder Minimum (1615- 1745), sono coincisi con gravi ripercussioni sulla produzione agricola, dovuta a perdita di raccolti e di bestiame, con conseguenti carestie e rivolte civili. Basterebbe infatti un abbassamento di 1-1,5 gradi centigradi della temperatura globale del pianeta per rendere inservibili molte terre oggi ancora produttive..

C’è chi si sta già attrezzando per affrontare la nuova situazione climatica del nostro pianeta: l’Africa, racchiusa nella fascia dei Tropici, offrirebbe infatti le migliori condizioni per il riposizionamento delle  colture. Di fatto, molti Paesi con la Cina in prima fila, stanno già finanziando ingentemente progetti infrastrutturali (trasporti, energia, e approvvigionamento d’acqua in primis) per preparare il Continente africano al sostentamento di una grossa porzione della futura popolazione mondiale.

Spingendoci un passo più in là, possiamo ipotizzare che la teoria del Global Warming non solo sia servita per rastrellare decine di miliardi di tasse, ma abbia anche svolto la funzione di distogliere l’attenzione pubblica dal reale oggetto delle ricerche scientifiche che, per inciso, vanno avanti sin dagli inizi degli anni ’90.

Ora, le stronzate in rete abbondano ed é complicato distinguere un vero scienziato da uno che fa solo della propaganda, cosí come é difficile stabilire che una ipotesi scientifica sia più fondata rispetto ad un’altra…per chi volesse ascoltare l’altra campana, qui di seguito un video sufficientemente dettagliato per farsene un’idea.

2 risposte a "La grande menzogna dietro il riscaldamento globale"

Lascia un commento